Nel provare a raccontare la storia di Jeannette Villepreux Power, inventrice dell'acquario, biologa e scrittrice, si incontra una serie di ostacoli. Vale la pena enumerarli subito, per sgombrare il campo da aspettative irrealistiche da parte del lettore, fraintendimenti di vario genere o tentazioni di strumentalizzare la figura di Jeannette Villepreux Power per i fini più disparati.
Jeannette Villepreux Power
venerdì 30 settembre 2016
venerdì 19 agosto 2016
Da Juillac a Parigi
Jeanne Villepreux Power nasce il 25 settembre 1794 a Juillac, un piccolo paese nel Corrèze, nella regione del Limousin. Le condizioni della famiglia, di cui è la primogenita, sono modeste: il padre, Pierre, è un semplice calzolaio. Sembra destinata ad una vita oscura nella provincia francese.
venerdì 15 luglio 2016
Due matrimoni, 1816 - 1818
Maria Carolina di Borbone By Thomas Lawrence |
La cerimonia nuziale fra i due membri delle famiglie reali del Regno delle due Sicilie e di Francia si svolge il 17 giugno 1816, nella Cattedrale di Notre Dame.
lunedì 20 giugno 2016
A Messina fra natura e scienza
Jeannette
Villepreux Power trascorre a Messina quasi 25 anni, dal 1818 al 1843.
E' un periodo denso e fecondo, in cui la giovane ricamatrice di Juillac
si trasforma, attraverso studi e ricerche, in un'importante scienziata.
Questa metamorfosi, quasi un precipitato chimico, si compie a contatto
con l'elemento naturale che domina la città di Messina: il
mare.
martedì 24 maggio 2016
Osservando l'Argonauta Argo
Il mare di Messina offre a Jeanette Power la materia prima per le sue ricerche. Gli animali marini diventano oggetto delle sue osservazioni. Uno in particolare, la cui presenza abbonda nelle acque dello stretto, attira la sua attenzione. Ha un nome evocativo, e da secoli è oggetto di dispute fra uomini di scienza. La biologa autodidatta inizia così le sperimentazioni sull'Argonauta Argo.
sabato 16 aprile 2016
Inventa "tre" acquari
Per
le sue ricerche marine, Jeannette Power inventa non uno,
bensì tre acquari. Due da immergere in acqua: una gabbietta
in legno con delle ancore ai lati, e una gabbia in legno o in ferro con
dentro un contenitore in vetro. Il terzo è l'acquario in
vetro da tenere sulla terraferma, che tutti conosciamo.
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